Il progetto viene attivato su valutazione dell’Assistente Sociale di riferimento.
Il progetto Famiglie in Rete si basa sull’approccio ecologico sociale che crede nella generatività della comunità, facendola protagonista, e nella centralità delle relazioni promuovendo quindi il lavoro con le persone attraverso i principi della sussidiarietà (ovvero del sostegno reciproco) e dell’orizzontalità (tra la rete di contatti più vicina alla propria). Ai vari attori del progetto, che siano operatori o famiglie, accolte e accoglienti, viene chiesto un confronto orizzontale, in cui ognuno mette in gioco le proprie competenze e risorse, valorizzando la co-responsabilità di ciascuno.
Ne è un esempio l’avvio di un’accoglienza: essa nasce in seguito a un confronto e a una scelta di entrambe le famiglie coinvolte, oltre che dallo stesso gruppo Rete. Tanto da portare alla famosa frase “l’accoglienza non è della singola famiglia, ma di tutta la Rete”.
All’interno del progetto la co-responsabilità viene vista anche in termini di sussidiarietà:
semplicemente la famiglia accogliente non sostituisce le funzioni educative dei genitori ma le supporta, generando dei confronti tra gli adulti coinvolti, accompagnando i bambini nel loro percorso di crescita.
Nel fare accoglienza all’interno di una rete, la famiglia si assume una responsabilità sociale e, al contempo, vive un’opportunità di crescita e di cambiamento per sé stessa.
Infatti, essere famiglie in rete significa abbracciare un’idea in cui l’essere generativi all’interno del proprio territorio permette a noi stessi, e di riflesso all’intera comunità, lo sviluppo di una maggiore coesione sociale, in cui ogni cittadino è riconosciuto.